L'Arte della "convivenza".
- Giuseppe Cicio
- 25 lug 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 23 ago 2020

Portale e interno della chiesa di S.Margherita a Sciacca.
È meraviglioso ammirare un portale gotico-catalano e un interno barocco realizzati in una eccellente sovrapposizione di stili e di epoche, quando era normale che due culture si potessero incontrare senza sconvolgimenti, che due lessici architettonici potessero dialogare tra loro senza tema di creare sgrammaticature visive e di gusto, che si potesse evolvere il senso del bello in periodi storici e artistici differenti, non rimanendo ancorati necessariamente alla cultura preesistente.
Questo poteva avvenire poiché non esisteva nessun ente (cfr. Soprintendenze, ambientalisti, esperti, associazioni, ....) che poteva imporre "assurde" norme e criteri "esacerbanti" sul mantenimento degli stili preesistenti, creando falsi storici e incongruenti ripristini, e, che dall'alto della propria ignoranza culturale e dell'oscurantismo più becero sa solo imporre condizioni edificatorie nei centri storici declamando "che vengano utilizzati i coppi siciliani, gli infissi in legno, gli intonaci in..... ecc".
L'arte si sovrappone e si interseca con l'arte, quando questa è di universale bellezza.
Le "contaminazioni" e a volte anche le "discrasie" sono testimonianze necessarie della naturale evoluzione della cultura e dell'estetica.
Il riconoscimento e la specificità di un periodo storico-estetico e la differenziazione temporale e culturale sono alla base del concetto di "bello", come nell'arte così nell'architettura, che, se pur universale, è caratterizzato dalla sua collocazione nel tempo e nello spazio (epoca storica e posizione geografica-culturale, nel Rinascimento a Firenze o nella dinastia Ming in Cina).
Questa mia foto racchiude in sé questi concetti ma apre anche a discussioni e considerazioni sul tema.
Comments